Gazzetta di Parma ott. 2018
Note di confine <Double Cut>, dialogo tra sperimentazione e ricerca in <Mappe>
perlustrazioni musicali sul terreno dell'improvvisazione attraverso nove brani.
di Alessandro Rigolli
Le <<Mappe>> tracciate in questo disco da parte del Duo di ance formato da Tino tracanna (sax soprano, tenore e baritono) e dal suo ex studente Massimiliano Milesi (sax tenore e soprano) , disegnano differenti perlustrazioni sul terreno dell'improvvisazione attraverso nove brani che restituiscono una varietà stilistica dai tratti decisi e definiti.
Coadiuvati, nella dimensione del Quartetto denominato appunto Double Cut, da Giulio Corini al contrabbasso e da Filippo Sala alla batteria, i due solisti di creano il doppio binario già proposto nel precedente lavoro discografico che portava il nome stesso della formazione, sviluppando i dialoghi in maniera ancora più serrate e stilisticamente con nottata. Dagli scarti decisi di oli esausti, brano che apre l'album, alla lunga e articolata peregrinazione rappresentata dalla successiva composizione titolata ville e castelli di sabbia, tracanna e Milesi spaziano tra interventi taglienti e Intrecci riflessivi, miscelando radice pop e tratteggi di libera improvvisazione, in un susseguirsi di hanno sere che, pur nella varietà degli spunti, restituiscono un disegno che appare solitamente costruito è univoco nel passo stilistico sviluppato. Dalla distesa <Pow How> aerei mandi più estemporanei di <settepersette>, si arriva a <The Train and the River> efficace omaggio a Jimmy Giuffrè, che, assieme al finale <Love and love again>, completa un album dal carattere definito e dal piacevole ascolto.
Double Cut <Mappe>
Parco della Musica Records
2018
1 CD