Jazzconvention - Tino Tracanna Acrobats - Red Basics
Jazz Convention Giugno 2016
La compagnia di acrobati guidata da Tino Tracanna compie un'operazione del tutto particolare: riesce a costruire, nel corso del disco, il filo sul quale poi effettuare i volteggi e le evoluzioni.
Le dieci tracce contenute in Red Basics svolgono un filo sempre coerente e significativo e attraversano generi, linguaggi e suggestioni per dare vita a un discorso complessivo, fluido e scorrevole, sempre in movimento.
L'utilizzo dei vari ingredienti manifesta il senso dell'operazione compiuta da Tracanna, Ottolini, Dalla Porta, Fusco e Cecchetto: swing, sonorità elettriche, riflessi modali, sguardi al mainstream, l'attenzione al presente, momenti liberi non vengono mai schiacciati sui relativi stilemi o cliché, ma plasmati in una forma sempre efficace e funzionale.
Red Basics si connota, perciò, come una vera e propria suite: frasi richiamate da un brano all'altro, una disposizione cinematografica dei vari momenti, una gestione di temi, assolo e sezioni svincolata spesso dai soliti rituali.
La competenza dei protagonisti e la rispettiva padronanza nel servirsi di linguaggi e strumenti completano lo spessore di un lavoro assolutamente ben riuscito.
La disposizione di tutti i protagonisti a mettersi al servizio del risultato complessivo e alle necessità di sostegno e accompagnamento; la disposizione a piegare, dove serve, il suono dei rispettivi strumenti per ricoprire tutti i ruoli necessari o per completare il ventaglio espressivo del quintetto: come veri acrobati, i cinque si impegnano e si ingegnano per seguire il dettato delle composizioni di Tracanna e le interazioni da queste scatenate all'interno di un lavoro collettivo, continuamente nutrito dall'ascolto reciproco e da una dimensione molto vicina a quella che si può ascoltare in concerto.
Tanto che, di conseguenza, sono molto pochi i momenti in cui emerge il lavoro del singolo - forse l'ostinata e trascinante linea di basso di Trimalcione, qualche assolo di Tracanna sempre asciutto e sapido nel porgere le linee dei propri assolo - a vantaggio di un interplay sempre serrato, di una prospettiva sempre comune.
Red Basics si pone quindi come riferimento di un possibile "metodo di lavoro" che sappia tenere insieme suggestioni ed elementi diversi tra loro, esperienze acquisite, maturità, energia ed entusiasmo, composizione e libertà.
Un lavoro moderno perché in grado di mantenere alla radice della propria ricerca i fondamenti della tradizione e perchè, allo stesso tempo, modifica e offre nuova forma al materiale attraverso la forza, convinta ma non dogmatica, propositiva e sempre fertile delle proprie intenzioni.
Scritto da Fabio Ciminiera.